I luoghi delle origini

Sono due i luoghi ai quali le ASC fanno riferimento per risalire alle origini della loro storia.

VALLECORSA

A Vallecorsa (FR) è nata Maria De Mattias, il 4 febbraio 18O5. In paese tutto parla della ‘loro santa’: chiese, monumenti, strade, e soprattutto la casa dove visse fino a 29 anni e dove maturò la sua vocazione.

Le origini del paese risalgono al periodo dei Romani. Esistono ancora tracce di mura medioevali.

Situata a 366 metri di altitudine, sulla catena dei monti Ausoni, non lontano dal fiume Sacco, è circondata da pascoli e da piccoli oliveti.

La sua posizione l’ha resa una fortezza caratteristica attraverso secoli di storia tumultuosa.

Durante il regno napoleonico, agli inizi dell’Ottocento, molti si rifugiavano in Vallecorsa per sfuggire alla coscrizione obbligatoria nell’esercito francese. Sono queste alcune delle motivazioni per cui Vallecorsa fu uno dei centri del sanguinoso brigantaggio che infestò l’intera zona della Ciociaria, a sud-est di Roma, nella prima metà dell’Ottocento.

La Casa di Maria De Mattias, diventata oggi Museo.

La famiglia De Mattias si trasferì in questa abitazione, quando Maria aveva 8 anni.

La suppellettile risale, per la maggior parte, ai tempi di Maria De Mattias.

La Cameretta di Maria conserva l’originale specchiera, il letto, l’immagine della Divina Maternità.

Chiesa di S. Martino

In questa chiesa la santa fu battezzata il giorno stesso della sua nascita. il 4 febbraio 18O5. Nel registro parrocchiale ne è ben visibile la registrazione. Il Battistero, in pietra, è lo stesso usato ai tempi di Maria De Mattias 

In questa chiesa, nel 1822, Gaspare Del Bufalo predicò le missioni popolari. In una delle sue prediche la giovane Maria concepì un vivo desiderio di imitarlo.

Chiesa di S. Michele

In questa chiesa Maria De Mattias ha ricevuto il sacramento della Confermazione e della prima Comunione.

Di grande interesse è l’affresco dell’Agnello che sovrasta il pulpito, sulla destra entrando. Questa immagine è associata alla intuizione del Mistero Pasquale che colpì Maria fin dall’adolescenza.

La porta ‘missoria’

Una porta medioevale, attraverso la quale si accede al paese, situata non lontana dalla casa De Mattias. E’ sormontata dall’emblema araldico di Vallecorsa: tre torri e un cuore.

Attraverso questa porta passò Maria lasciando Vallecorsa diretta in Acuto.

Sul muro, ai due lati della porta, sono ancora visibili gli uncini di ferro ai quali venivano appese le teste dei briganti catturati, quale monito a tutti gli altri.

Monumento a Maria De Mattias

In una importante piazza, nella parte più alta del paese, dietro la chiesa di S. Martino, si ammira una statua di marmo, eretta dai vallecorsani per la beatificazione della loro illustre concittadina, nel 1950.

Trittico nella sala comunale

Il Comune di Vallecorsa, in occasione del 150° anniversario di fondazione delle ASC ha commissionato una tela che ricorda tre episodi legati alla vita di Maria De Mattias. L’opera è stata eseguita dal pittore Franco Ricci.

ACUTO

Per le Adoratrici del Sangue di Cristo Acuto è un luogo di grande interesse, dove Maria De Mattias, il 4 marzo 1834, diede inizio alla Fondazione.

Per trentadue anni Maria De Mattias visse e operò in questo paese.

Acuto è situato nel basso Lazio, tra i monti Ernici, a 754 metri sul livello del mare.

Originariamente gli abitanti erano soprattutto contadini e pastori.

Le origini di Acuto risalgono al Medioevo se non addirittura ai tempi dell’antica Roma. 

Ai tempi della Santa e fino al 1870 Acuto apparteneva allo Stato Pontificio.

La casa madre

Questo edificio fu costruito da Maria De Mattias, restaurando alcune abitazioni preesistenti e abbandonate che ottenne con molta fatica e dopo ripetute istanze. Vi si trasferì il 27 agosto 1823.Molti elementi risalgono ai tempi delle origini:

Il parlatorio con la grata e la ruota, come da consuetudine del tempo nei monasteri.

La cameretta di Maria De Mattias,

conservata come era, con la bacinella, fissata all’angolo destro della stanza da un cerchio di ferro, e la brocca sottostante.

Il grande Crocifisso nel corridoio, opera di Giovanni Merlini.

Il primo archivio della Congregazione, realizzato in un armadietto a muro. Sono visibile le targhette che segnano la disposizione del materiale, scritte probabilmente dalla stessa Fondatrice.

Il forno e il pozzo, con attrezzi d’epoca.

La Chiesolina

nella quale oggi è sistemata la cappella dedicata a Maria De Mattias.

Un grande reliquiario sull’altare contiene il cervello della Fondatrice.

Nel giardinetto della casa è posto un monumento a Maria De Mattias. 

In esso tra l’altro vi sono quattro alberi di leccio che hanno circa duecento anni e sono quindi testimoni delle nostre origini.

Alla Santa di Acuto sono dedicate la scuola, una piazza, due vie, un monumento di bronzo all’ingresso del paese, realizzato dallo scultore Martini.